Liberiamo il tempo

Dalle 13 alle 14 pranzo con l’amica che non vedo da settimane, dalle 19 alle 20 lezione di yoga e alle 21 inizia il corso online di medicina tradizionale cinese, che finalmente, dopo mesi di interesse, sono riuscita a inserire tra gli impegni. Si, esatto, impegni, è questo il modo in cui spesso percepisco e vivo le esperienze che riempiono il tempo libero.

Un tempo destinato al relax e allo sviluppo di corpo e mente, un tempo dedicato allo svago e al riposo ma anche alla crescita personale e all’approfondimento dei nostri interessi.

Un tempo che di libertà ha ben poca traccia, sempre più compresso tra la fine del lavoro, le commissioni e la vita familiare, talvolta, persino quest’ultima, vissuta come impegno a sua volta.

Un tempo che in quanto libero dovrebbe essere svincolato da schemi, flessibile di adattarsi allo stato emotivo del momento, capace di assecondare la stanchezza del corpo per esprimere al meglio la sua funzione rigenerante.

Quante volte ci ascoltiamo dire “oggi non posso, devo andare a yoga”? La nostra mente può anche correggere l’uso, inappropriato, di quel verbo, ma invano, l’inconscio ha già mandato il suo messaggio.

Il numero di attività che vogliamo inserire nella nostra giornata ci impone di pianificare l’agenda nei minimi dettagli, assecondando la crescente incapacità di destrutturarsi e di vivere nel momento.

“Seguire il flusso”: un’azione apparentemente semplice, che ci chiede di ascoltare, osservare e farsi guidare da ciò che emerge, è spesso complessa nella sua realizzazione. Persino quando si tratta del cosiddetto tempo libero, figuriamoci quando vogliamo applicarla ad altri aspetti più articolati della quotidianità.

Incontriamo sulla nostra strada le lezioni che ci servono per crescere.

Imparare a lasciare andare il concetto di impegno e di dovere per recuperare un più vitale e leggero senso del gioco e del divertimento? Uscire dalla rigidità dello schema sacrificio-risultato per aprirsi alla rivelazione che vivere bene ci porta ad essere più efficienti e produttivi?

Superare quei sensi di colpa che la mancata applicazione delle sovrastrutture con cui siamo stati educati suscita? Sostituire il controllo con l’accettazione?

Lezioni che si snodano lungo una vita intera, nel tempo libero possiamo iniziare a esercitarci.

E ci ritroveremo forse a fare come prima numerose attività, regalandoci ora un’energia e una leggerezza completamente nuove.

 

 

Crediti fotografici: Stefano Butturini

 

 

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