Non torniamo alla normalità
“Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso” – Mahatma Ghandi
Sostenibile è “quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri” recita la definizione indicata nel Rapporto Brundtland come viene generalmente indicato il rapporto “Our common future”, presentato nel 1987 dall’allora primo ministro norvegese Gro Harlem Brundtland, presidente della Commissione mondiale su Ambiente e Sviluppo.
800 milioni di persone nel mondo sono sottonutrite e il 40% della popolazione mondiale soffre di scarsità d’acqua.
Nel 2014 il 30% della popolazione urbana mondiale viveva negli slum e in condizioni precarie e nel 2016 più di 2 miliardi di persone vivevano ancora senza energia elettrica o con accesso precario all’energia.
In termini di impronta ecologica, oggi l’umanità utilizza l’equivalente di un pianeta e mezzo; dal 1990 ad oggi c’è stato un aumento del 50% delle emissioni globali di CO2 e se si mantiene l’andamento attuale la temperatura globale aumenterà di 3°C entro la fine del XXI secolo con effetti disastrosi sugli equilibri ambientali e sociali.
Questi dati mettono luce solo su alcune delle tematiche legate agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, con una visione integrata delle dimensioni sociale, ambientale ed economica, per un totale di 169 ‘target’ che i Paesi si sono impegnati a raggiungere entro il 2030.
Un traguardo che richiede l’impegno di ciascun singolo individuo, di aziende, enti ed istituzioni, governi; un traguardo tanto ambizioso quanto necessario se vogliamo lasciare alle prossime generazioni un patrimonio su cui fondare basi solide per l’evoluzione e lo sviluppo futuri.
Lo stop forzato del lockdown ha offerto l’occasione di ripartire modificando le priorità della routine quotidiana, di settare nuove scale di valori su cui fondare i piani aziendali, di ridefinire gli obiettivi di sviluppo dei business, di rileggere la realtà e abbracciare una visione più consapevole dell’interdipendenza delle nostre azioni con il contesto in cui operiamo per creare un valore più completo e variegato che non si limita solo all’aspetto economico ma promuove la crescita di un bene comune autentico e duraturo.
Abbiamo l’occasione di pilotare le nostre scelte verso un cambiamento sostanziale. Abbiamo l’occasione di non tornare alla normalità.
Per maggiori dettagli sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030: https://unric.org/it/agenda-2030/
Crediti fotografici: Stefano Butturini
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