La potenza del non sapere

“Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c’è un’altra via. [segue]”

 

La prima volta che ho letto questa frase, sono rimasta meravigliata dalla scoperta dell’autore a cui è attribuita. L’avrei facilmente attribuita a Igor Sibaldi, a Gustavo Rolle o Gurdjieff e mi sarei sbagliata.

La scienza, e con essa la tecnologia, stanno facendo passi da gigante, scoprendo sempre più dettagli che contribuiscono, di secolo in secolo, a sostenere nuovi stili di vita e nuove modalità di affrontare la realtà.

La conoscenza è una conquista preziosa, ma non deve diventare una gabbia oltre i cui confini non è più lecito avventurarsi.

Non vi è mai capitato di iniziare a studiare una materia o approcciarsi ad una pratica, e avere la sensazione dopo un po’ di studio, di avere le idee più confuse di quando avete iniziato?

La ricerca è scoperta, ma è anche messa in discussione. E’ comprensione, ma anche apertura di nuovi punti di vista. E’ fonte di chiarezza, ma anche esplorazione di lati più oscuri. E’ dimostrazione scientifica, ma anche consapevolezza che un fenomeno non è meno vero o reale perché non lo abbiamo ancora scientificamente dimostrato.

Evolversi significa integrare il nuovo con il bagaglio di conoscenze che derivano da culture antiche e pratiche tradizionali, che spesso avevano raggiunto le stesse conclusioni odierne tramite la pratica empirica.

Quando la conoscenza diventa chiusura della mente, limitando la nostra capacità di mettere in discussione idee e pensieri, rischia di essere un rallentamento per l’evoluzione.

La conoscenza che beneficia dell’apertura della visione, che pur nella specializzazione riduzionistica, non perde di vista l’insieme, porta a raggiungere quei confini, da cui l’espansione verso nuovi territori può avere inizio.

La posizione del non sapere è un campo libero, colmo di opportunità e strade innovative e non ancora percorse, e racchiude in sé un potenziale infinito di conoscenza.

Forti di quello che abbiamo scoperto, non arrocchiamoci su posizioni fisse e inconfutabili. Basta un esempio contrastante per dimostrare che una teoria non è valida, ed ogni teoria è valida finché non si dimostra il contrario.

“Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa” diceva Einstein. Che diceva anche, continuando la frase in apertura, che

“[continua] Questa non è Filosofia. Questa è Fisica.” – Albert Einstein

 

 

Crediti fotografici: Stefano Butturini

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