Con la forza di una Leonessa
“A ciascuno il compito di trasformare le proprie ferite in punti di inserimento per le ali” – J.W.N. Sullivan
Forzati a rimanere in casa, a rivedere le attività che ci impegnano quotidianamente, a reinventare modalità di lavoro, di svago, di rilassamento. Impossibilitati ad uscire, la vita ci suggerisce un’altra direzione che ci porta ad essere più intimi con noi stessi. Proprio in un momento in cui le restrizioni ci confinano all’isolamento fisico e al distanziamento sociale, la diffusione del virus a livello globale ci accomuna e ci unisce sul piano emotivo e spirituale.
Il mondo si è fermato. Ed ha costretto molti di noi a farlo con lui. Si è interrotta una catena e abbiamo la possibilità di decidere come vogliamo proseguire.
Non parlo di medici, infermieri, commessi dei supermercati, … e di tutti coloro che sono in prima linea per noi in questo difficile momento o di tutti coloro che si sono ammalati o che hanno amici o parenti in ospedale, che stanno certo vivendo una ben diversa esperienza.
Ma molti di noi, per la prima volta, si trovano in un momento di stasi; non sappiamo cosa accadrà nell’immediato futuro, cosa porterà il domani, nulla funziona più come prima. Molti di noi, per la prima volta, hanno tempo, quel tempo di cui spesso denunciamo la mancanza. Possiamo lamentarci ora di avere troppo tempo? Certo che no. Lamentarsi di qualcosa e del suo opposto ci porrebbe di fronte ad un muro.
Abbiamo a volte cercato di fermarci. Ma tutti corrono, e non possiamo non farlo anche noi, pensiamo. Ora molti sono fermi, tiriamo un sospiro di sollievo e questa situazione diventa un dono per riflettere.
Abbiamo il tempo e tutto ciò che possiamo considerare essenziale ed importante. Siamo padroni del ritmo delle nostre giornate e abbiamo la possibilità di creare quella chiarezza introspettiva, pulite dai troppi input in cui di solito anneghiamo, che potrà tradursi, quando verrà il momento, in un’azione efficace, che scorre naturale perché allineata al nostro sentire.
In questo periodo di silenzio, nell’assenza del definito e del pianificato, di fronte ad un orizzonte aperto, di sorpresa e di potenzialità infinita, è racchiuso un potente germoglio di amore e di forza creativa.
Possiamo dare spazio alla nostra intenzione autentica, muoverci nella giusta direzione.
Viviamo in una nuova terra, dove ansia ed eccitazione si mescolano, in un continuo cambiamento di sfumature dove basta un leggero spostamento di prospettiva per trasformare un problema in opportunità, una pausa in una nuova creazione o viceversa.
E’ il momento di spostare il nostro vivere nel cuore e far riposare la mente, è il momento di capire cosa significa prendersi cura di se ma anche degli altri e della terra che ci ospita, è il momento di rallentare e di permettere a una nuova parte di noi – quella che spesso e da tempo siamo abituati ad evitare – di essere riconosciuta e ascoltata, è il momento di allenare la nostra consapevolezza, di vivere la vita con intenzione, di essere completamente presenti nelle nostre azioni, di coltivare un più evoluto stato di coscienza, di prendere le redini del nostro benessere. E’ il tempo di aggiustare quello che non va, di rimettere le cose al loro posto.
Nel 1849 la popolazione di Brescia, la mia città, si rivoltò contro la dominazione austriaca. Per dieci giornate, dal 23 marzo al 1° aprile, Brescia ha lottato e resistito, guadagnandosi cosi l’appellativo di Leonessa d’Italia. Forza e fierezza in risposta ad un momento tragico e difficile.
Facciamo in modo che sia di nuovo cosi e che – con la forza interiore e la fierezza delle nostre intenzioni –in questa primavera possa sbocciare il meglio di noi.
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